Nel mondo dei videogiochi per adulti

 

Sai programmare, disegnare o modellare in 3d, e conosci un minimo di inglese? Sì? Allora datti al porno. No, non è un modo di dire e ti spiego il perché.

Il porno: è presente spesso nelle nostre vite e molte persone sono disposte a spendere dei soldi per ottenerlo. Non parlo solo di video o film porno, ma anche di comics, manga e illustrazioni; certo, tutte cose reperibili gratuitamente se si sa come, eppure qualcuno paga per averne, perché? A differenza di un video porno, dove chi diventa famoso sono per di più gli attori e le attrici, nel mercato erotico dei fumetti e delle illustrazioni i riflettori sono concentrati sugli artisti. La gente, con una mano nelle mutande, con l’altra inserisce i propri dati delle carte per poter dimostrare il proprio supporto ai loro autori preferiti. Si fanno buoni numeri, e soprattutto bei soldi con questo genere di cose, ma si sa.

Eppure mi stupisco sempre perché c’è un mercato altrettanto redditizio dove l’utenza è disposta a sborsare un bel po’ di soldi per prodotti simili ma di cui la gente sembra ignorare completamente l’esistenza: i videogiochi e le VN (Visual Novel) pornografici o “per adulti” -- anche chiamati giochi NSFW (Not safe for work) -- del mercato occidentale.

Ci sono numerosi forum in rete e thread su 4Chan dedicati ai videogiochi di questo tipo e vi assicuro che molti progetti raggiungono cifre da capogiro, arrivando in alcuni casi a produrre un guadagno di quasi 100.000 dollari mensili. Cifre incredibili se pensiamo che videogiochi indie di altri generi spesso ripagano a mala pena la metà degli sforzi e del tempo investito per crearli. Ma non facciamo prenderci dall’eccitazione e rimaniamo con i piedi per terra: giochi con dei guadagni simili sono il top della categoria e sono pochi, però non è detto che tutti vogliano creare una macchina macina-soldi: molti sviluppatori riescono ad arrotondare lo stipendio del loro lavoro principale nel mondo reale e a portarsi a casa un secondo piccolo stipendio.

La piattaforma usata per ricevere questi soldi è Patreon, un sito attraverso cui autori, artisti, programmatori, videomaker o chiunque abbia una fan base può utilizzare per farsi supportare attraverso donazioni mensili. In cambio, i fan donatori -- chiamati patrons --  ricevono ricompense o l’accesso anticipato a materiali esclusivi (video, foto etc.).

Nel nostro caso, i patrons ricevono in esclusiva la versione più recente del gioco e la possibilità di poter vedere post dell’autore con illustrazioni e news riguardanti il prossimo aggiornamento, oppure possono votare in sondaggi esclusivi per inserire personaggi nuovi o inserire scene con particolari fetish. Queste ricompense vengono sbloccate anche a seconda di quanto si sborsa al mese: più soldi dai, più ricompense ottieni.

Certo, Patreon non fa beneficenza, in cambio dei suoi servizi detrae dall’ammontare mensile dei soldi donati una percentuale che cambia a seconda del piano scelto. Ogni piano da accesso a funzionalità particolari a seconda delle necessità dell’utente. Ora, non starò a elencarvi tutti i piani, vi basti sapere che le percentuali partono dal 5% e arrivano al 12%.

Ma perché, se i guadagni sono buoni, questo genere di giochi e il loro mercato è rimasto sempre in sordina?

Prima di tutto per l’argomento: difficile che le notizie riguardanti questo genere di giochi raggiungano i canali d’informazione mainstream del settore, che basandosi per di più sulla diffusione attraverso i social network devono attenersi alle norme di moderazione dei contenuti di quest’ultimi; io stesso, se devo essere sincero, temo una segnalazione da parte di Facebook a causa dei temi di quest’articolo (ricordatemi come uno che salutava sempre).

Il secondo motivo è a causa dei comportamenti sessuali socialmente accettabili trattati da questi giochi. Di cosa sto parlando? Incesto, zoofilia, stupro, molestie sessuali, ricatti, gravidanze e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente solo alcuni giochi hanno questo genere di cose, anche perché spingersi troppo oltre non conviene: Patreon banna la maggior parte di questi contenuti, come l’incesto. Giochi con questi temi sono per di più di origine giapponese e arrivano da noi tradotti malamente con software di traduzione automatica. Chi sa fare i soldi e vuole farli, capisce in fretta dove fermarsi, o come aggirare queste regole, ma ci arriveremo più avanti. Lo so, è difficile pensare che qualcuno riesca a eccitarsi con questo genere di cose, eppure questi giochi hanno sempre, seppur in minima parte, una base di appassionati.

 

Un seme di nome Akabur

I videogiochi pornografici si differenziano dai videogiochi erotici per l’esplicita rappresentazione del sesso e compaiono, nel mercato occidentale, per la prima volta nel 1982, grazie alla Mystique, una casa di produzione videoludica statunitense specializzata in questo genere di videogiochi. Erano giochi sviluppati per l’Atari 2600, tra cui spicca il leggendario Custer’s Revenge, in cui impersoneremo il generale George Armostrong Custer nel tentativo di violentare una giovane indiana schivando una pioggia di frecce, nudo. La casa sviluppa qualche altro gioco e dopodiché, chiude. Passano gli anni e altre aziende di videogiochi si buttano sul mercato; con l’arrivo di internet e la possibilità di comprare merce online attraverso Ebay e Amazon, la loro diffusione diventa mondiale, arrivando perfino su Steam. I capi indiscussi del mercato sono i giapponesi, i più intraprendenti e curiosi, che con l’avanzare della tecnologia hanno trovato sempre nuovi metodi per godere al meglio di queste esperienze videoludiche, sfruttando la realtà virtuale e creando controller appositi grazie a cui ci si può immergere completamente nel videogioco. E quando dico completamente, intendo dalla cintura in giù.

 

Fino ad ora abbiamo parlato di aziende e software house, ma adesso veniamo alla parte più interessante: il mercato indie.

Vi dirò, in verità non ci sono molte informazioni a riguardo perché è sempre stato un fenomeno di nicchia ingranditosi solamente negli ultimi anni, quindi vi farò un riassunto della storia a grandi linee.

C’erano sicuramente dei giochi pornografici prima, sviluppati da una sola persona o piccoli team. Erano brevi, meccanici e per di più giapponesi. Si potevano trovare sui siti di flash games, ed era impensabile pensare di camparci con roba del genere. L’unica eccezione ai tempi erano i giochi targati Lesson of Passion, brevi visual novel in 3d a pagamento.

Tutto cambia nel 2014, quando arriva Akabur, a cui probabilmente si deve tutto ciò che ne è scaturito dopo. Giovane programmatore e disegnatore russo, prima del suo grande successo si guadagna da vivere tra commissioni di illustrazioni (sempre a luci rosse) e brevi giochi incompleti. Decide di darsi da fare e un giorno, come un fulmine a ciel sereno, compare su internet un suo gioco, Princess Trainer. La trama in breve: in un finale alternativo di Aladdin, il film della Disney, Jafar ha vinto e vuole sposare la principessa Jasmine, ma non ha l’approvazione del popolo che ancora stravede per la principessa. Quindi, usando uno dei suoi tre desideri a disposizione, affida al genio della lampada il gravoso compito di corromperla e farle perderle il rispetto della popolazione. Il nostro obbiettivo è quindi “allenare” Jasmine per renderla sempre più disinibita e dipendente dal sesso, attraverso queste lezioni private.

Il gioco, sviluppato in Ren’py (un Visual Novel engine), grazie alle sue illustrazioni di alta qualità, una buona colonna sonora e ai suoi dialoghi comici, è un successo. Internet impazzisce per esso e si diffonde velocemente rendendo Akabur il più popolare sviluppatore di giochi del genere, facendo schizzare i guadagni del suo Patreon alle stelle e arrivando a guadagnare 12.500 dollari al mese.

Non passa molto tempo prima che altri sviluppatori si accorgano della cosa e, attirati dalle cifre del Patreon di Akabur, decidono anche loro di volere una fetta della torta.  Incomincia così un periodo di cloni di Princess Trainer, alcuni con risultati buoni altri pessimi, ma nessuno riesce a raggiungere la magnificenza di Akabur, che intanto nel 2015 pubblica Witch Trainer, dove l’ambientazione passa dai caldi deserti di Agrabah ai freddi corridoi della scuola di Hogwarts. Chi dovremo corrompere questa volta, l’avrete già capito.

Ren’py è facile da usare ma non permette molta dinamicità di gioco. In cerca di alternative, molti sviluppatori, ispirati dai giapponesi, creano i primi giochi con RPG Maker. Si diffonde così un filone tutto nuovo basato su combattimenti, dungeon e pozioni magiche. Ah, sì, e ovviamente tanto sesso.

Ma non tutti sono capaci a disegnare, come soppesare quindi a questa mancanza di talento? Con i modelli 3d, precisamente usando il software DAZ 3D, che permette di utilizzare modelli predefiniti in modo gratuito. Creare e renderizzare scene con DAZ 3D è meno impegnativo e più veloce che dover illustrare e colorare ogni scena, e soprattutto evita di doversi dividere i guadagni con un illustratore. In breve tempo internet viene inondato da giochi con modelli in 3D.

Tutti questi giochi devono essere raggruppati da qualche parte però, no? Circa nel 2016 (ho preso per buona la data del primo thread aperto) nasce F95, un forum dove vengono raccolti, catalogati e recensiti tutti i videogiochi porno esistenti sul mercato. Piccola curiosità, se cercate F95 su internet come prima cosa vi escono i risultati della squadra di calcio tedesca Fortuna Düsseldorf. Fine curiosità.

Per semplificarmi la vita e facilitare a voi la lettura, userò le etichette di F95 per distinguere i due modelli di gioco più popolari: quelli con modelli in 3D vengono catalogati 3dcg, quelli illustrati con 2dcg.

I 3dcg sono veloci da creare e, proprio per questo, chiunque con una minima conoscenza di programmazione si mette a lavoro per diventare il prossimo Akabur. Risultato: un mare di spazzatura che viene abbandonata dagli stessi sviluppatori nel giro di pochi mesi, delusi dagli esili guadagni. I 3dcg diventano presto simbolo di bassa qualità.

Fino a quando non arriva lui, DarkSilver. L’anno è il 2017 e sbuca fuori un suo gioco: Big Brother. Vi sfido a indovinare quale potrebbe essere il tema principale del gioco. No, non è il famoso reality show. Vi spiego la trama in modo molto breve: tu, protagonista, ricevi in regalo da tuo padre (che non vedremo mai per tutto il gioco) una villa magnifica , quel genere di ville con piscine, ampio giardino e innumerevoli camere. Decidi di trasferirtici insieme alle tue due sorelle e a tua madre, guarda caso tutte e tre bellissime signorine. Il nostro obbiettivo d’ora in avanti sarà cercare di portarci a letto ogni membro della famiglia (escluso il padre) e qualsiasi umano di genere femminile venga in contatto con noi.

La qualità della scrittura non raggiunge quella di Akabur, ma quella visiva è WOW. I modelli sono ottimi, le luci nelle scene perfette e le ambientazioni per la prima volta non sembrano uscite dall’incubo di qualche architetto matto. Insomma DarkSilver alza l’asticella dei 3dcg, e davvero tanto. Stupisce così tanto che incomincia a vociferarsi fra gli utenti che abbia lavorato in passato a qualche gioco della serie Lesson of Passion. Guadagna un sacco di soldi su Patreon, fino a quando quest’ultimo non decide di spezzargli le gambe vietando sulla propria piattaforma qualsiasi contenuto abbia solo vagamente a che fare con l’incesto. DarkSilver decide di abbandonare il progetto e si dedica ad altri giochi,  ma il successo ottenuto con Big Brother sembra ormai irraggiungibile.

Intanto, mentre Akabur si gode i frutti del suo lavoro e DarkSilver pone le basi del suo progetto, nel 2016 spunta un gioco che per un po’ di tempo passerà inosservato: Summertime Saga. Un dating sim sviluppato da DarkCookie in Ren’py; al lancio non stupisce molto, complici uno stile di disegno difficile da digerire e la scarsa quantità di contenuto.

Dato che oramai l’ho fatto con gli altri, non vedo perché smettere adesso.

Trama: proprio prima dell’inizio del college, vostro padre muore improvvisamente. La sua morte sembra legata a una misteriosa organizzazione criminale, con cui vostro padre probabilmente aveva un debito. Scopri chi sono e cosa vogliono dalla tua famiglia mentre cerchi di accoppiarti con tutte le donne (e non) della città. Nonostante le premesse un po’ deboli, riesce comunque a crearsi una fanbase convinta delle potenzialità del prodotto e dalle promesse sui futuri aggiornamenti. Promesse mantenute da DarkCookie, che in breve tempo grazie ai sostanziosi e frequenti aggiornamenti riesce a far diventare il suo Summertime Saga uno dei giochi più popolari, considerato all’unanime dalla community uno dei migliori del suo genere.

Nel 2017, Summertime Saga produceva un guadagno su Patreon di circa 16.000$ al mese.

Nel 2020, dopo alcune migliorie grafiche e grazie alla collaborazione di altre sei persone, Summertime Saga è arrivato a guadagnare su Patreon circa 65.000$ al mese.

Con il passare del tempo è uscito ogni genere di gioco, dai side-scrolling sviluppati in unity, alle avventure grafiche in Qsp (Quest Soft Player), fino ad arrivare a giochi sviluppati in Unreal Engine. Un esempio? Wild life, sviluppato da Adeptus Steve, è un Rpg in Unreal Engine molto popolare che, grazie alla qualità visiva del motore grafico, è riuscito a raggiungere su Patreon la bellezza di 96.000$ al mese.

Detto ciò, vi invito a vedere la classifica degli “Adult Games” su Patreon per farvi un’idea migliore di quali cifre stiamo parlando: https://graphtreon.com/patreon-creators/adult-games

Mica male, vero?

 

Il seme della discordia

Leggendo la trama di Summertime Saga, vi sarete chiesti: “Ma come, Patreon non era contro l’incesto?” e infatti è così, perché quando Patreon ha bandito questo genere di materiale dal suo sito, tutti i giochi hanno dovuto adattarsi di conseguenza. Le mamme quindi sono diventate le madrine o proprietarie affittuarie, le sorelle sono diventate le sorellastre o le coinquiline. Si può dire, quindi, che effettivamente il tema dell’incesto sia assente dalla maggior parte dei giochi di questo genere. Dato che l’incesto però attira un sacco di giocatori, gli sviluppatori (o gli stessi giocatori) hanno circoscritto la regola rilasciando patch scaricabili da siti esterni che permettono di rinominare ogni personaggio e assegnarli il grado di parentela originariamente concepito per esso.

Patreon banna anche il tema dello stupro, in questo caso non ci sono vie di fuga e lo sviluppatore si limita a non pubblicizzare quel gioco sulla sua pagina Patreon.

Ci sono poi dei temi che invece sono permessi da Patreon ma ripudiati dalla community.

Al lancio di Big Brother, venne alla luce un argomento che divise la community: l’NTR. Ad un certo punto nel gioco, tua madre trovava un nuovo fidanzato, Eric, un tipo presuntuoso e arrogante che dovevi contrastare per non farti sottrarre le donne della casa. L’inserimento di questo personaggio fece infuriare la maggior parte della community poiché Eric aveva rapporti sessuali con la madre senza che il giocatore potesse farci niente a riguardo. A loro detta, si sentivano “traditi” dalla madre, e vennero perfino sviluppate delle mod dai giocatori per rimuovere del tutto Eric dal gioco.  Le lamentele erano diventarono così numerose che alla fine DarkSilver dovette eliminare Eric dalla storia prima del previsto. 

 

Eppure, una piccola fetta di giocatori, in barba all’obbiettivo del gioco, lasciavano che Eric avesse rapporti con tutte le donne di casa estromettendo il protagonista dal gioco. Per loro era eccitante trovarsi inermi davanti a situazioni del genere.

La cosa non scappò ai più furbi e in breve tempo si ebbe un aumento della pubblicazione di giochi incentrati interamente sull’NTR.

La parola NTR è l’acronimo di Netorare, termine di origine giapponese usato per identificare quei manga o hentai aventi al centro della storia un tradimento. Ci sono vari genere di Netorare, a seconda di chi tradisce e da quanta consapevolezza del tradimento ci sia da parte del tradito; tuttavia, nel mondo dei giochi pornografici occidentali viene semplicemente usato il termine NTR.

Ci sono molte diatribe su questo fetish, centinaia di post e di thread su F95 e su 4chan tra chi lo considera un feticismo come un altro e chi invece lo trova un atto aberrante degno di essere punito con la pena capitale. Qualcuno afferma che l’etichetta NTR si applica solo se ad essere tradito è il partner, altri sostengono che un gioco possa essere etichettato come tale anche quando un personaggio (femminile, per di più) abbia rapporti sessuali con chiunque altro al di fuori del giocatore, indifferentemente dal tipo di rapporto fra quest’ultimo e il personaggio. Per farvi capire quanto sia estremista quest’ultima affermazione, alcuni sostengono che Princess Trainer possa essere considerato un gioco NTR poiché Jasmine, durante il suo percorso di “formazione”, ha rapporti con altri uomini oltre al protagonista, nonostante tra i due non ci sia nessun legame affettivo o sentimentale.

La cosa cambia invece quando il protagonista è un personaggio femminile. L’NTR è accettato da tutti nel caso il protagonista sia una donna e a essere tradito è il marito o il fidanzato. La tensione sessuale di questi giochi si basa proprio sul tradimento, sull’impersonificare una donna che lentamente si lascia andare ad un inesorabile passione con qualsiasi essere umano sulla faccia della terra, il tutto all’insaputa del marito. La caratteristica particolare di questi giochi sta nel tipo di uomini con cui spesso la donna deciderà di tradire il fidanzato/marito (in genere un bell’uomo): brutti, grassi e moralmente subdoli.

Perché? Per far immedesimare meglio il giocatore durante le scene di sesso? Probabilmente, ma non è solo questo il motivo. Dietro questa scelta si cela un meccanismo complicato: più l’uomo è brutto, più il senso di “degrado” morale in cui la donna cade durante il gioco è marcato. Insomma, i giocatori trovano eccitante che una donna, pur di avere un rapporto sessuale, si concedi a chiunque, indifferentemente dall’aspetto.

In generale, l’opinione dell’utenza nei confronti dell’NTR non è di certo positiva, e la maggioranza preferisce ancora i classici dating sim con un  unico personaggio maschile all’interno del gioco, ovvero il giocatore. Proprio nel tentativo di soddisfare tutti, sono sempre più numerosi i giochi in cui la possibilità di assistere a scene NTR è facoltativa.

 

Essere morali

Più volte, scrivendo questo articolo, mi sono chiesto se sia possibile scindere completamente il videogioco dalla realtà. La maggior parte di questi giochi sono creati, sviluppati, e pensati dai maschi per i maschi, anche se c’è qualche eccezione.  Ci dovremmo preoccupare se qualcuno trova eccitante un videogioco in cui la protagonista, durante il suo viaggio, viene abusata sessualmente da mostri e banditi? Se qualcuno trova eccitante costringere una donna a compiere certe azioni attraverso ricatti e punizioni? Se succedesse una cosa del genere nella realtà, non lo considereremmo un atto meschino e subdolo, facendoci urlare allo scandalo come successo negli ultimi anni con Harvey Weinstein e altri divi di Hollywood?

Sì, se accadesse davvero; tuttavia, niente di tutto ciò che vediamo nel gioco è reale e, anzi, spesso il sotterfugio attraverso cui si arriva a compiere certe cose è quanto più di lontano possa esistere dalla realtà: ipnosi profondissime, superpoteri, pozioni magiche, incantesimi. Eppure è possibile che questi giochi facciano apparire azioni del genere agli occhi dei giocatori quasi come “romantiche”?

Dopo aver provato parecchi giochi, posso dire con certezza che nessuno di questi tenta di essere un simulatore della realtà, ovvero: il mondo di gioco è così orientato verso il sesso da diventare grottesco. Tutto può essere ottenuto attraverso il sesso e ogni persona che abita queste realtà di gioco trova plausibile che il sesso possa essere usato come merce di scambio, senza timore delle conseguenze etiche o legali della cosa. Avete presente le trame di quei film porno dove la casalinga, non potendo pagare l’idraulico per avergli aggiustato il rubinetto, decide di far sesso con lui? Ecco, immaginate che oltre all’idraulico e alla casalinga, al di fuori di quella porta, chiunque faccia lo stesso.

Manager, direttori di fast food, segretarie, dottoresse, dottori, madri, sorelle, fratelli, insegnanti, anziani vicini e clochard; nessuno di loro, nonostante i legami affettivi o lavorativi, ha una considerazione del sesso che possa essere paragonata alla nostra. Paradossalmente, per loro, un pervertito sarebbe chi non si lascia travolgere dalla libidine.

 

Come nei video porno, è facile immedesimarsi sul momento, ma se si riprende il controllo di sé e si vede la cosa nell’insieme, ci si rende conto di quanto quello che stia succedendo sia lontano dalla realtà e, molto spesso, dalle nostre possibilità.

Dato che non sono uno psicologo, non mi inoltrerò ulteriormente nell’argomento, limitandomi a citarvi commenti di gente sicuramente più esperta di me:

 

“[Le fantasie sessuali] permettono di soddisfare (almeno sul piano immaginario) desideri erotici irrealizzabili o irrealizzati e aiutano a consolidare la propria identità di genere (questo succede quando, per esempio, l’uomo si immagina coinvolto in attività sessuali con più persone – fantasia che va a consolidare l’idea maschile di “potenza sessuale” –  e la donna immagina invece di avere un immenso potere seduttivo facendo uno striptease davanti a molte persone) […] Naturalmente, fantasie o sogni particolarmente rigidi, fissi, stereotipati o ripetitivi potrebbero essere la spia di un disagio. Perciò, se da una parte il fantasticare è parte del normale processo creativo umano, dall’altra può diventare spia di pensieri ossessivi o di disagi emotivi.”

-Ordine degli psicologi del Lazio, “Fantasie sessuali: cosa sono e perché possono essere utili?”

“Le fantasie erotiche permettono all’individuo di isolarsi dai problemi quotidiani e di correggere alcune imperfezioni del mondo reale, al quale l’Io cerca di sfuggire grazie all’immaginazione. Corrispondono in qualche modo a un compromesso tra il sogno e la realtà, le pulsioni e i divieti, e procurano un’evasione. Le fantasie erotiche non corrispondono nonostante questo a un’insoddisfazione, ma piuttosto a una valvola di sfogo che permette all’individuo di scaricare le pressioni sociali e morali, che possono spesso essere molto forti.

 […] Iniziamo a porre subito una chiara distinzione: avere una fantasia sessuale non significa desiderare necessariamente di mettere in atto quella situazione. Ovvero, tra fantasia e desiderio ed azione pratica c’è molta differenza, e tale differenza o distanza la stabilisce soltanto il soggetto come individuo consapevole di fare le scelte che condivide. [...] Ciò che noi immaginiamo non sempre fa parte di ciò che desidereremmo mettere realmente in pratica nella nostra sessualità: è qui che si ritrova la differenza tra ciò che appartiene alla sfera del desiderio e ciò che appartiene alla sfera della fantasia ed è a questo livello che normalmente le persone tendono a fare maggiormente confusione, facilitando l’insorgere di enormi sensi di colpa.”

 -Dott.ssa Marilena Cremaschini, “Cosa sono le fantasie sessuali

 

La letteratura scientifica mostra che sia uomini che donne hanno riportato di avere fantasie sessuali delle più svariate possibili. Il fatto di pensare a particolari immagini o situazioni, però, non implica che una persona voglia veramente mettere in pratica tali fantasie. Infatti, la differenza tra sfera della fantasia e sfera del desiderio si colloca proprio qui. Nella sfera del desiderio rientra tutto ciò che una persona vorrebbe realmente mettere in pratica (e spesso vi rientrano anche le fantasie sessuali). Nella sfera della fantasia vi sono pensieri che non necessariamente la persona vuole mettere in pratica e, a volte, l'aspetto erotico di tali immagini mentali si lega proprio al fatto che non siano attuabili.”

 - Società Italiana di Sessuologia e Psicologia, “Lo sapevi che... Dieci curiosità che (forse) non sapevi sullefantasie sessuali!”, Federica Taccini e Marta Giuliani

 

A seguito di uno studio con sondaggi riguardanti 1.516 adulti sulle fantasie sessuali: “Rispetto al quesito iniziale, ossia quanto una fantasia sessuale possa corrispondere al comportamento reale, i ricercatori hanno evidenziato che le fantasie non devono essere confuse con i desideri e i comportamenti. […] La sola presenza di una fantasia, anche se intensa e ricorrente, non è sufficiente a determinare un interesse sessuale nella vita reale. Pertanto, le fantasie sessuali non sono necessariamente dei buoni indicatori di interessi reali.”

-Psiconline.it, “Fantasie sessuali tipiche eatipiche

 

“Una fantasia è nient'altro che una rappresentazione immaginaria di desideri, consci o inconsci. Le fantasie non vanno viste come una patologia, tranne nei casi in cui la vita dell'individuo si organizza attorno ad esse. In un individuo psicologicamente equilibrato, una fantasia erotica serve a raggiungere l'eccitazione sessuale. È, quindi, una normale attività dell'organismo. Ci sono numerosi fattori (culturali, sociali, psicologici nonché “morali”) che condizionano l'immaginario erotico. […] Spesso, nella fantasia, ci sono cose che non si ha il coraggio di fare e così si immaginano. Questo intimo fantasticare porta all'autoeccitazione.”

-Medicitalia, “Le fantasie sessuali”, Dr. Luca Pizzonia

 

 

Leggendo le parole degli esperti, allora, si possono considerare questi giochi come dei semplici aiuti visivi alle fantasie sessuali dei giocatori?.

Leggendo le parole degli esperti, a quanto pare sí. Ovviamente, stando attenti a capire quando il piacere lascia il posto all’ossessione o al disagio ma soprattutto riuscendo ad avere sempre ben in mente la linea di demarcazione fra ciò che stiamo vedendo e la realtà; nel caso ciò venisse meno, si potrebbe andare incontro a problemi seri come la dipendenza dal porno o all’insorgere di disturbi parafilici.

Cosa abbiamo imparato allora?

Che se sapete come programmare un videogioco, avete un disperato bisogno di soldi e non vi fate pipponi moralisti come il sottoscritto, potreste fare dei bei soldi con questo genere di giochi.

E magari chissà, diventare il prossimo Akabur.

 

 

Commenti

  1. Prossimo post sui giochi VR per adulti ? 😉

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    1. Solitamente cerco di variare le tematiche fra un articolo e l'altro. L'argomento comunque è interessante, che io sappia questo genere di giochi è molto popolare in Giappone, dove ne vengono sviluppati in gran numero. Grazie per il consiglio, me lo sono annotato per un futuro articolo.

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