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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

Di mostri e di UFO in GTA: San Andreas

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  La playstation 2 ha svolto un ruolo importante nella mia vita. Oltre ad avermi fatto appassionare ai videogame come mai prima, riuscì a tenermi impegnato nei noiosi pomeriggi di un ancor più noioso paesino di provincia circondato dai campi. Certo, anche gli altri ragazzi avevano una playstation, ma giocavano per di più a fifa o ai giochi di macchine a cui io non ero minimamente interessato. Nonostante le differenze di gusti, un gioco ci accomunava: Grand Theft Auto: San Andreas. Non conoscevo un ragazzino che non ci avesse giocato almeno una volta. I negozi di videogiochi probabilmente avevano scatoloni e scatoloni pieni di copie. Nel mio gruppo di amici, San Andreas era l’argomento principale di ogni discussione, anche quando parlavamo di altro alla fine non si sa come si andava sempre a finire su San Andreas . Ma cosa ci attirava così tanto di questo gioco? Potrei farvi una lista: libertà di gioco, violenza, armi, parolacce, insomma quelle robe per cui i ragazzini vanno mat

Guarda Mamma, adesso sono un vero uomo!

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  Un po’ di tempo fa conoscevo un tale, un bergamasco, molto fissato con le donne. Io ero (e sono tutt’ora, per certi versi) completamente negato con il genere femminile. Ogni volta che una ragazza ci passava davanti, lui me la indicava con un cenno della testa e sgomitando mi diceva “Fà l’òm!”. Non ho mai capito cosa intendesse dire. Forse voleva che andassi da questa ragazza e gli chiedessi di uscire, o il numero? Voleva che prendessi una grossa clava, gliela sbatacchiassi in testa e la trascinassi in una caverna per fargli vedere la mia collezione di pellicce di mammut?